Da Archivio Collettivo Nazionale dei Periodici a Catalogo Italiano dei Periodici.
A quattro anni dalla sua fondazione, l’Istituto di studi sulla ricerca e documentazione scientifica (ISRDS) del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) avviò nel 1972 il progetto di un Archivio Collettivo Nazionale dei Periodici, identificato dall’acronimo ACNP. L’ISRDS dal 1975 avrebbe aderito al progetto UNISIST dell’UNESCO, soprattutto in riferimento alla costituzione di un sistema internazionale condiviso di registrazione dei periodici scientifici (ISDS – International Serials Data System), che avrebbe dato poi origine alla rete ISSN.
Con ACNP l’ISRDS intendeva rispondere all’esigenza sempre più avvertita, in modo particolare dal sistema nazionale della ricerca scientifica e dell’Università, di poter localizzare le pubblicazioni periodiche presso le biblioteche italiane e ottenere di conseguenza l’accesso ai documenti.
Grazie dunque alla collaborazione delle biblioteche che aderirono al progetto, ACNP forniva su supporto sia cartaceo sia elettronico registrazioni bibliografiche delle pubblicazioni periodiche, ne localizzava la disponibilità sul territorio nazionale e segnalava il relativo posseduto delle diverse biblioteche.
Le biblioteche dell’Università di Bologna hanno aderito nel 1981. Già dal 1988 il Centro Inter-bibliotecario (ora ABIS) dell’Università di Bologna ha messo a disposizione della comunità scientifica la consultazione on-line di questo archivio sul proprio sistema di Information Retrieval. L’Università di Bologna, in virtù di una convenzione sottoscritta con il CNR, si è impegnata in un progetto che ha portato alla realizzazione di un programma che consente l’aggiornamento in linea del catalogo direttamente da parte delle biblioteche che aderiscono all’iniziativa.
Nel 1989 il Centro Interfacoltà per le Biblioteche (CIB) dell’Università di Bologna, in accordo con l’ISRDS iniziò a caricare l’Archivio sul proprio sistema di interrogazione e, consentendone la libera consultazione via Internet, lo rese accessibile alla comunità scientifica internazionale.
Nei primi anni Novanta il CIB e il CNR si proposero di passare dalla gestione centralizzata di ACNP, assai gravosa e con forti rischi di obsolescenza dei dati, a procedure automatizzate di aggiornamento, procedendo nel contempo a una revisione del formato catalografico sulla base di standard nazionali e internazionali.
Due convenzioni tra ISRDS e CIB sancivano nel 1996 e nel 2000 la collaborazione in ordine alla conduzione e allo sviluppo di ACNP. L’apertura alle biblioteche partecipanti delle procedure di aggiornamento dell’archivio online richiese numerosissimi corsi di formazione per i bibliotecari, offerti gratuitamente dal CIB.
Nel frattempo due importanti archivi bibliografici andarono a integrare la base dati ACNP, interrogabili dall’unica interfaccia World Wide Web. In primo luogo il repertorio delle pubblicazioni periodiche registrate dall’ISSN garantì alle biblioteche partecipanti l’accesso a una fonte internazionale autorevole, per procedure di catalogazione derivata e di controllo bibliografico. Inoltre un Repertorio degli articoli ampliava e approfondiva il livello di informazione bibliografica offrendo dal 1993 il Current Contents dell’Institute for Scientific Information (ISI), successivamente spogli di periodici di Economia e Scienze sociali, prodotti dall’Associazione ESSPER e da altre fonti oltre a indici di fascicoli inseriti direttamente a terminale.
Proseguiva intanto l’impegno e la valorizzazione di ACNP sul versante internazionale: nel dicembre 1996 diventava operativo il progetto europeo CASA (Cooperative Archive of Serials and Articles), di cui il CIB fu coordinatore. Uno degli obiettivi fu appunto la profonda trasformazione strutturale di ACNP, allineandolo al massimo grado possibile al Registro dell’ISSN sia nel formato di gestione dei dati, sia mediante le già avviate procedure di catalogazione derivata, sia avanzando richiesta di identificativo ISSN per ogni periodico italiano immesso nell’Archivio, che ne risultasse sprovvisto.
Con la diffusione nei primi anni '90 di periodici elettronici ad accesso remoto, gratuito o controllato, si rese necessario adeguare tracciati descrittivi e informativi a questa nuova tipologia di seriali, strumento di sempre più rilevante importanza per la ricerca nell’ambito delle scienze naturali e applicate.
Attualmente ACNP raccoglie circa 2.500 identificativi di biblioteche presenti sul territorio italiano, di diversa tipologia amministrativa e funzionale: quelle maggiormente rappresentate appartengono a Università statali e libere, enti pubblici nazionali di ricerca, quali il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF), l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) ecc., a enti territoriali come Regioni, Province, Comuni, ad aziende e servizi del Sistema sanitario nazionale, ad accademie, associazioni, fondazioni, società, istituti pubblici o privati (da Centri di documentazione europea e Deputazioni di storia patria a case editrici, ordini professionali ecc.), a enti ecclesiastici. Di queste tuttavia collaborano attivamente mediante inserimento o aggiornamento dei dati circa 1.200.
Nel 2011, il CIB, gestore di ACNP, ha cambiato denominazione in Area Sistemi Dipartimentali e Documentali (ASDD). Nel 2017, la denominazione diventa ABIS - Area Biblioteche e Servizi allo Studio.
L’evoluzione di ACNP è stata determinata negli anni dall’interazione continua di due differenti sollecitazioni: da un lato i bisogni informativi degli utenti, dall’altro l’esigenza da parte dei bibliotecari di cooperare allo sviluppo di un servizio capace di rispondere in modo efficace ed efficiente a quei bisogni.
Per tale ragione oggi ACNP si presenta in primo luogo come strumento di ricerca, un catalogo in linea, ad accesso gratuito da qualunque postazione internet (compresi i telefoni cellulari), che consente di reperire informazioni a diversi livelli: conoscere i dati bibliografici di periodici italiani e stranieri, su supporto cartaceo o elettronico, localizzare sul territorio italiano le istituzioni che possiedono il seriale secondo i dati di numerazione richiesti, ottenere copia cartacea o digitale del documento cercato contattando la biblioteca oppure, nel caso di periodici elettronici, accedere liberamente o come utenti registrati al sito internet della risorsa seriale; per molti periodici è inoltre possibile visualizzare gli spogli – l’archivio contiene infatti dati bibliografici relativi a oltre 9 milioni di articoli derivati dallo spoglio di circa 9.700 periodici – e visualizzare il full-text, secondo le relative condizioni di accesso online. Inoltre, proprio per assicurare la localizzazione dei documenti, ACNP offre anche la scheda anagrafica di ciascuna biblioteca partecipante con le condizioni stabilite dall’ente per la fornitura dei documenti.
D’altra parte, grazie ad un monitoraggio continuo delle esigenze espresse dalle biblioteche partecipanti, ACNP è venuto progressivamente a configurarsi anche quale strumento di lavoro per i bibliotecari: corsi di formazione periodici e gratuiti consentono di implementare e aggiornare in linea i dati bibliografici o a proporne la correzione sulla base di documentate fonti in possesso delle biblioteche partecipanti. E' offerta inoltre la possibilità di attivare un sistema per la gestione amministrativa dei periodici (GAP).
Allo scopo di documentare e supportare tale articolato complesso di attività e di progetti su entrambi i fronti, ACNP ha sviluppato un portale, nel quale è possibile recuperare informazioni generali sul Catalogo italiano dei periodici, su attività di sviluppo e progetti collegati, avere accesso agli strumenti gestionali, disporre di manuali e documentazione, recuperare materiali a sussidio dei corsi di formazione, oltre alla segnalazione di una serie di link relativi a metacataloghi, a cataloghi di periodici europei, a servizi di fornitura di documenti, a enti e organizzazioni di riferimento nazionali e internazionali per la produzione di standard, il trattamento e la gestione delle informazioni bibliografiche, a directories di periodici open access.